Dopo due anni di scuola pubblica italiana, ora i miei figli frequentano una scuola privata che segue il sistema scolastico americano.
Prima di arrivare a Riyadh ero un po’ prevenuta riguardo il sistema scolastico americano. Ne avevo sentite dire di ogni tipo: poco studio, niente compiti, bassa qualità dei contenuti, troppa tecnologia. In realtà , non avevo mai avuto esperienze dirette quindi non ero in grado di formulare un giudizio al riguardo.
I miei figli frequentano il grade 5 e il grade 6, rispettivamente la quinta elementare e la prima media.
Avendo iniziato la scuola da pochi mesi, non sono ancora in grado di fare un’analisi accurata riguardo il sistema scolastico americano.
Quello di oggi, vuole essere un semplice elenco delle mie prime impressioni positive.
Rispetto e crescita dell’autostima dello studente.
Gli insegnanti preferiscono far leva sui punti di forza degli studenti, per questo l’errore commesso viene considerato come un punto di partenza per imparare e migliorare. Si cerca di capire il motivo dell’errore, senza sminuire gli sforzi fatti.
Il concetto di “Growth Mindset“, del potere del “non ancora” è importantissimo.
Coltivare uno spirito critico e il pensiero individuale.
I ragazzi non devono aver paura ad esprimere il proprio punto di vista. Anzi, viene richiesto ad ogni compito assegnato: “Motiva la tua risposta”, “Cosa ne pensi?, “Perché hai scritto questo o detto quello?”.
Il pensiero critico è una competenza essenziale in tutte le materie, a tutti i livelli.
Partecipazione all’apprendimento.
Gli studenti sono incoraggiati a partecipare, a interagire con l’insegnante e gli altri compagni e a porre domande durante le lezioni, anche se non in presenza. Come detto al punto precedente, i ragazzi devono imparare ad esprimere sé stessi.
L’approccio allo studio è più pratico.
La perfezione sta sempre nel mezzo e non esiste.
Personalmente non ho ancora maturato l’esperienza sufficiente per dire se sia meglio tanta teoria e poca pratica o viceversa.
Ciò che sto vedendo è la voglia che i miei figli hanno di imparare, la curiosità di studiare cose nuove.
Riccardo, ad esempio, ha scoperto che la matematica non è poi così brutta e leggere non è così noioso. Mio figlio Tommaso invece, ha preparato un progetto sulle cellule, cercandosi da solo tutto il materiale necessario e mi ha chiesto aiuto solo per la correzione finale. Insomma, ho notato maggiore voglia di indipendenza!
Disponibilità degli insegnanti.
I teacher raccomandano ai ragazzi di contattarli ogni volta che ne sentono la necessità . Sono disponibili durante le loro ore di ricevimento, non serve prenotazione e basta connettersi a zoom con il link che trovano nel blog della scuola. La stessa cosa vale per i genitori.
Come dico ogni volta che parlo della scuola, non esiste la “scuola perfetta”. Ma per ora posso dire di essere soddisfatta, perché sto vedendo i miei figli felici di imparare e relazionarsi con un sistema scolastico diverso.
Mi spiace solo che questa scuola al momento non sia in presenza, ma questo purtroppo non dipende dalla scuola.
Drusilla, Arabia Saudita
Dalla mia (non moltissima) esperienza diretta in america purtroppo devo dire che tutti questi punti sono proprio quelli che qui mancano. Mi viene da pensare che più che altro sia quella una buona scuola, ma non attribuirei la cosa al sistema americano..
Molto interessante. Mi sembrano aspetti molto importanti, che nella scuola italiana sono piuttosto assenti, a parte per l’incoraggiamento e l’autostima che, per la mia limitata esperienza alle elementari del figlio maggiore, viene comunque incoraggiato: La disponibilità degli insegnanti dipende dal singolo insegnante, in Italia, per quel che vedo io. Può andarti bene o male.
Purtroppo, nella scuola di mio figlio lo spirito critico e l’iniziativa individuale viene soppresso, non incoraggiato. Questo pero’ potrebbe dipendere dalle sue insegnanti. Mio fratello più piccolo aveva avuto la stessa esperienza negativa, invece io e mio fratello maggiore, ai tempi, avevamo insegnanti decisamente differenti.
Comunque attendo con curiosità gli sviluppi del tuo racconto sulla scuola!